1.
Il modello civile
1.1. Rispetto reciproco e rispetto delle minoranze.
La
comunità italiana si deve fondare sul rispetto
reciproco tra le persone,
fondamento di ogni modello di convivenza civile e democratica. La
base di ogni democrazia è l’esistenza di almeno due parti che si
riconoscano reciprocamente. La gestione degli spazi decisionali della
comunità va conseguita attraverso un sistema di regole condiviso tra
le parti, in cui ciascuna
è diversa ma nessuna è avversaria.
L’obiettivo di distruggere l’avversario è incompatibile con la
democrazia. Non
c’è democrazia
dove la vittoria della propria parte viene messa al di sopra della
comunità, operando
solo e soltanto nell'interesse della propria parte,
oppure è considerata una condizione per la salvezza o addirittura
per la propria partecipazione alla comunità. La prevalenza di una
parte politica non deve MAI
schiacciare le minoranze condannandole all'irrilevanza ed impedendo
che abbiano modo di esprimersi nelle sedi politiche istituzionali
proprie.
Questo
obiettivo deve condizionare qualsiasi scelta di legge elettorale a
carattere nazionale o locale.
1.2.
Responsabilità individuali e partecipazione civile.
La
coesione della comunità migliora con lo sviluppo delle
responsabilità
individuali
di tutti i cittadini, della loro cultura, del loro senso
di appartenenza alla comunità
generale (non ad una delle sue tante parti), delle loro opportunità
di accesso
diretto ai meccanismi decisionali
che interessano la vita comune e dei meccanismi
premianti
per chi mette le sue capacità al servizio del bene comune, cioè
opera per migliorare le condizioni della comunità in generale e la
gestione delle risorse.Questo
suggerisce una visione politica in base alla quale le manifestazioni
di diversità possono arricchire la comunità. Richiede
inoltre una struttura dei poteri pubblici non autoreferenziali ma
strettamente collegati all'elettorato sovrano attraverso canali
istituzionali autenticamente funzionali e funzionanti.
1.3. Responsabilità dei delegati
Il
cittadino delegante deve avere accesso nella massima trasparenza alle
informazioni che riguardano gli aspetti professionali e pubblici del
delegato eletto a cariche istituzionali, mentre vanno invece
salvaguardati gli aspetti della sua vita privata. Fermo restando il
principio costituzionale dell'assenza di vincolo di mandato degli
eletti, va ristabilito il principio della responsabilità
degli eletti esclusivamente verso i cittadini elettori,
quindi non verso le strutture organizzative dei partiti all'interno
dei quali sono stati candidati.
Il
ruolo dei partiti deve essere quello di canale di collegamento tra
gli elettori e gli eletti, allo scopo di consentire a questi ultimi
di valutare responsabilmente ed in piena trasparenza il comportamento
degli eletti.
1.4. Costruire nel presente guardando al futuro
La
comunità deve creare nel presente i presupposti per un futuro che
sia il migliore possibile per le generazioni successive. A questo
fine è indispensabile l’impegno istituzionale a tutelare il
territorio, sotto il profilo ambientale, urbanistico, e dello
sviluppo delle infrastrutture di comunicazione e trasporto pubblico e
privato.
Va
favorita la creazione di opportunità educative e lavorative per
tutti, venendo in aiuto a chi si trovi in difficoltà per motivi di
salute, economici, o diversi (principi di solidarietà e pari
opportunità), ma senza costruire a spese dell'intera collettività
posti di lavoro artificiali ed al di fuori di condizioni di mercato e
senza la pretesa che i medesimi livelli formativi debbano
necessariamente essere alla portata di tutti. Uguaglianza nelle
opportunità non può significare egualitarismo delle posizioni
accessibili soltanto ai più meritevoli.
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